lunedì 4 maggio 2015

CATALOGO DELLE PROPOSTE DI PREVENZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE 2016


Fondazione FARE FAMIGLIA - Onlus                       
Centro di consulenza per la famiglia Magenta

CENTRO DI CONSULENZA PER LA FAMIGLIA MAGENTA
Via S. Martino 13 – 20013 Magenta Tel. 0297291832 P.I. 08374580960


                                                                                              Verificato RSGQ  - approvato AD – rev 1 del 01/10/2013


ANNO 2016
CATALOGO DELLE PROPOSTE  
DI
PREVENZIONE                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      
ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE
OFFERTE DAL CONSULTORIO FAMILIARE





Servizio gestito da
Fondazione di partecipazione “FARE FAMIGLIA – Onlus”
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Fax. 02.700.51.34.13
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SOMMARIO




EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’………………2

            SCUOLA PRIMARIA……………………………………………………………………………….5

            SECONDA MEDIA…………………………………………………………………………………8

            TERZA MEDIA….…………………………………………………………………………………..11

            SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO…………………………………………………14


SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’…………………..………………….17

            INSIEME ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA……………………………………………………….18

PERCORSO PER GENITORI DI
PREADOLESCENTI E ADOLESCENTI…………………………………………………………20


PREPARAZIONE ALLE DIVERSE FASI DELLA VITA………………….22

            CORSO FIDANZATI……………………………………………………..………………………..23


MODALITA’ E TEMPISTICA PER LA
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE…………………………………….22




 






I progetti seguenti, rivolti alle classi quinte della scuola primaria, alle classi II – III media della scuola secondaria di primo grado, a tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado e ai genitori dei rispettivi ragazzi, si propongono di accogliere una domanda di sostegno proveniente da ambienti educativi impegnati in prima persona nel lavoro – non semplice – di accompagnare e guidare i ragazzi nella crescita e nella maturazione personale. In particolare le scuole del territorio, da diversi anni, hanno chiesto al Consultorio Familiare un sostegno specialistico per poter affrontare adeguatamente l’educazione dei ragazzi preadolescenti, adolescenti e per un sostegno ai loro genitori. Da tale richiesta è nata una consolidata collaborazione tra il Consultorio, le realtà parrocchiali e le scuole presenti sul territorio per offrire ai ragazzi un’occasione educativa importante, in quello che per loro è un ambiente di crescita significativo.
Quando inizia il processo di sviluppo è necessario mettere a disposizione  dei ragazzi delle conoscenze rispetto ai cambiamenti dell’età puberale (sul piano fisico, cognitivo ed emotivo) e offrire loro un momento di riflessione per capire come tali cambiamenti siano vissuti e quali riflessi provochino sul piano relazionale. In particolare una corretta conoscenza delle caratteristiche del proprio corpo e la capacità di descriverle sono importanti per l’acquisizione dell’identità del ragazzo e per affrontare i cambiamenti che, con lo sviluppo, stanno avvenendo.
In preadolescenza i ragazzi cominciano a mettersi in gioco e a strutturare legami preferenziali con i coetanei e a sperimentare le proprie capacità e risorse nella costruzione di relazioni amicali e affettive. In alcuni casi possono emergere difficoltà e fatiche per la paura di non essere in grado di esprimere le proprie potenzialità e tale processo potrebbe essere caratterizzato da ambiguità e confusione per la dinamica di sperimentazione tipica dell’età. Inoltre a questa età, i ragazzi cominciano a confrontarsi con l’altro sesso, e quindi può essere loro utile riflettere sul significato che rivestono le prime relazioni affettive, al fine di viverle con maggior consapevolezza.
Il passaggio all’adolescenza è per molti l’accesso ad una fase nuova, segnato da crisi, insicurezza, ansietà e ambivalenza. I cambiamenti somatici della pubertà, l’accesso a un tipo diverso di scuola, il nuovo ruolo svolto dalla famiglia, possono marcare l’inizio dell’adolescenza. Ma sono soprattutto i cambiamenti psichici che permettono di prendere coscienza dell’inizio di una nuova stagione della vita: le relazioni sociali, particolarmente con i coetanei, l’amicizia, l’innamoramento prendono una grande importanza e diventano oggetto di interesse e preoccupazione. Non sempre risulta facile affrontare i momenti critici che inevitabilmente fanno parte di questo importante processo. E’ necessario fornire ai ragazzi l’opportunità di discutere di questi aspetti in modo da renderli più consapevoli e più preparati ad affrontare il processo di crescita che sta avvenendo. È un’importante occasione di accompagnamento e sostegno nel percorso di acquisizione di una maturità personale e affettiva che raggiungeranno al temine dell’adolescenza.
Nonostante i tempi soggettivi di maturazione, ogni ragazzo si accorge del cambiamento in atto e reagisce con gli strumenti che ha a sua disposizione: c’è chi lo attende e chi cerca invece di nasconderlo. Una delle principali sfide di questa età consiste proprio nell’integrare il desiderio con la paura di crescere. Il gruppo di amici del proprio ambiente di vita, guidato da uno specialista, può offrire ai ragazzi la possibilità di uno scambio interpersonale dove far emergere queste dimensioni e individuare nuove risorse per farvi fronte.
In accordo con il PSSR, l’incontro con i ragazzi è anche l’occasione,  per abbozzare una minima informazione in merito alla prevenzione di situazioni di disagio o di devianza inerenti la sessualità che possono insorgere in pre-adolescenza e adolescenza: rapporti sessuali precoci, trasmissione di malattie, contraccezione, aborto, gravidanza. Vengono infine incrementate le competenze dei ragazzi in modo che possano far fronte a situazioni di rischio in cui possono incorrere o sviluppare la capacità di riconoscerle precocemente e chiedere aiuto, aiutandoli ad esempio a leggere i messaggi, a volte ambigui o pericolosi, provenienti da internet o da altri canali mediatici tipici della nostra società.
L’adolescenza, fase di passaggio che divide l’infanzia dall’età adulta, è un importante processo che coinvolge, a partire dalla pubertà, tutti i ragazzi insieme alle loro famiglie. Essere genitori di adolescenti è particolarmente difficile e diventa quindi importante fornire un aiuto per affrontare le principali difficoltà che i padri e le madri incontrano in questa specifica fase del ciclo di vita, così che possano continuare, senza incorrere in situazioni di disagio, la loro funzione educativa. L’educazione costituisce la vera prevenzione (come indicato nel PSSR) e l’ambito naturale dell’educazione è la famiglia. Per prevenire situazioni di disagio o individuare precocemente fattori di rischio per gli adolescenti o la famiglia, viene proposto un percorso per i genitori di tre incontri, da realizzare parallelamente al corso di educazione all’affettività dei ragazzi.
Con l’aiuto dello psicologo, confrontandosi tra di loro, i genitori degli adolescenti vengono aiutati a riconoscere il processo di separazione dai figli in atto e gli importanti nodi problematici che implica:
- Il dolore per la perdita del loro “bambino” e la difficoltà di passare progressivamente da una relazione bambino-genitore ad una relazione adulto-adulto.
- L’accettazione del desiderio di indipendenza del figlio, a cui non deve però corrispondere, da parte dei genitori, una mancanza di contenimento e direzione alla crescita. L’adolescente reclama la propria autonomia e la propria individualità, ha bisogno di mettere in discussione le proprie figure genitoriali, a volte svalutandole apertamente, ma resta ancora profondamente dipendente dal quadro familiare della sua infanzia.
L’assenza o la difficoltà di comunicazione che si viene a creare nel rapporto genitore-figlio.
L’influenza sempre più massiccia dei nuovi media nella crescita e nella vita dei propri figli.
- I genitori prendono coscienza della maturità sessuale raggiunta dal figlio molto bruscamente e non sempre sono preparati ad accettarla. Questa nuova consapevolezza li porta anche a ripensare alla propria sessualità, al legame con il coniuge e a ristrutturare, a volte, la loro vita di coppia attuale.


SCUOLA PRIMARIA

 

Premessa

L’educazione sentimentale e sessuale fanno parte integrante della vita di una persona ed è quindi normale che si sviluppino durante tutto il percorso di crescita di ogni singolo individuo. La scuola può porsi come un valido sostegno al processo di crescita fornendo ai ragazzi delle valide conoscenze, ma soprattutto aiutandolo a sviluppare un'adeguata consapevolezza di sé, dei propri valori e del proprio modo di rapportarsi con gli altri. 
L’educazione alla sessualità va intesa come un progetto educativo rivolto ai ragazzi nella totalità della loro persona. L’educazione all'affettività nella scuola primaria deve quindi tenere conto della delicata fase di crescita che vive il ragazzo, sottoposto alle sollecitazioni di una crescita in cui spesso non si "riconosce" e di un'immagine di sé che diviene sempre più incerta, anche dal punto di vista del rapporto con la propria corporeità. In tal senso è importante la dimensione della sessualità, non certo nella direzione di "istruzioni per l'uso", ma soprattutto come scoperta di una identità personale che passa anche attraverso un'identità di genere. Attraverso questa strada è possibile aiutare i ragazzi a dare significato e valore alla propria sessualità, così che possano viverla con maggior consapevolezza nel rapporto con gli altri e con se stessi.
Inoltre, un percorso di educazione all’affettività e alla sessualità in questa fascia di età deve coinvolgere gli insegnanti e procedere parallelamente alla normale programmazione scolastica. La relazione alunno-insegnante può diventare molto importante perché è un luogo dove il ragazzo deve poter trovare lo spazio per affrontare serenamente il rapporto con la propria dimensione affettiva, che non è disgiunta dalla corporeità.

                                                        

Obiettivi

·         Incrementare la conoscenza di sé e del proprio corpo da parte dei ragazzi.
·         Aumentare l’accettazione di sé e degli altri.
·         Incrementare la capacità dei ragazzi di comunicare i propri sentimenti e le proprie emozioni.
·         Aiutare i ragazzi a riflettere su ciò che viene loro proposto dalla società e dai mass-media, cercando di stimolare la loro abilità di pensiero critico.
·         Organizzare occasioni che favoriscano l’attuazione da parte dei ragazzi di scelte autonome e responsabili relativamente al loro comportamento relazionale.

 

Azioni da realizzare e contenuti

Si prevede:
• Uno spazio formativo in cui i componenti del gruppo, a partire dalle loro conoscenze ed esperienze, discuteranno e si confronteranno, su sollecitazione del conduttore;
• Uno spazio esperienziale nel quale saranno proposte specifiche attività ed esercitazioni.

Alla fine di ogni incontro viene messa a disposizione dei ragazzi una scatola dove poter inserire in modo anonimo eventuali domande/dubbi rispetto agli argomenti trattati.
Gli psicologi realizzano sempre un incontro preparatorio e conoscitivo di analisi della domanda con gli insegnanti delle classi coinvolte nel percorso e un incontro  con gli stessi insegnanti, al termine del percorso, per restituire ciò che è emerso durante gli incontri con i ragazzi.

I incontro: MASCHI E FEMMINE
Si presentano il Consultorio (figure specialistiche e modalità di intervento) e i Servizi del territorio come punti di riferimento a cui rivolgersi in caso di difficoltà.
Differenze tra maschi e femmine; “come sono cresciuto, come crescerò”; le relazioni. Influenza del contesto e rapporto con i genitori, in quanto la famiglia è l’ambito naturale dove si ha la possibilità di conoscere una modalità di vivere l’affettività e la relazione tra uomo e donna.
Vengono successivamente presi in esame in maniera semplice ma chiara i valori e i modelli in ambito di sessualità, proposti dalla nostra società, attraverso i media e in particolare internet. L’intento è quello di salvaguardare i ragazzi contro i rischi connessi all’utilizzo non controllato di tali mezzi, ad esempio la possibilità di venire a contatto con realtà che non sono ancora in grado di comprendere  e interpretare (siti internet con contenuti inerenti visioni patologiche della sessualità, come la pedofilia) e che potrebbero avere ripercussioni negative sulla loro crescita. Si presentano il Consultorio (figure specialistiche e modalità di intervento) e i Servizi del territorio come punti di riferimento a cui rivolgersi in caso di difficoltà.

II incontro: IL CORPO COME DONO
Cambiamenti corporei legati alla pubertà; sessualità, gravidanza e nascita. I ragazzi sono accompagnanti a individuare e comprendere le principali caratteristiche corporee e sociali di genere. È l’occasione per permettere loro di esprimere i loro sentimenti e completare o correggere conoscenze inadeguate.

III incontro: EMOZIONI E RELAZIONI
Pensieri ed emozioni; tengo conto delle emozioni degli altri; come le persone comunicano affetto e amore; riconoscere, correlati fisiologici, nominare, esprimere e gestire le emozioni.

 

Metodo e strumenti

Utilizzo di schede/slides con immagini apparati genitali maschili e femminili. Utilizzo di cartelloni realizzati dal gruppo di ragazzi sulle tematiche in esame.
Gli incontri sono sempre condotti da una psicologa; ad un incontro è presente anche l’ostetrica.
Gli psicologi realizzano sempre un incontro preparatorio e conoscitivo di analisi della domanda con gli insegnanti delle classi coinvolte nel percorso e un incontro, con gli stessi insegnanti, al termine del percorso, per restituire ciò che è emerso durante gli incontri con i ragazzi.

Operatori impegnati

Psicologa e Ostetrica.

Destinatari, Numero utenti raggiungibili e Tempi

3 incontri con i ragazzi/e  V elementare della durata di 2 ore, in ogni classe. Il gruppo di ragazzi che aderiscono al percorso è il gruppo classe nel suo complesso. Il gruppo è misto perché a questa età, di solito, non è ancora sopraggiunta la vergogna nei confronti dell’altro sesso e i ragazzi sono disponibili ad un confronto non giudicante in base al genere.

 

Contesti di realizzazione

Dopo una prima presentazione del progetto a tutti gli utenti possibili, il Consultorio interviene e pianifica gli incontri concordandoli con gli enti che richiedono il percorso.
  • Rispondenza delle risorse da impiegare con le professionalità richieste
  • Rispondenza del progetto alle risorse finanziarie disponibili o fruibili

Indicatori di valutazione

  • Coerenza dei contenuti del progetto con i dati in ingresso
  • Somministrazione di questionari di customer satisfaction
  • Impiego delle risorse esperte e consolidate

 


SECONDA MEDIA

 

Premessa

Il processo adolescenziale inizia proprio con la pubertà, con tutte quelle trasformazioni corporee e quelle nuove pulsioni che inducono grandi interrogativi nell’adolescente.
In questo periodo l’adolescente comincia a mettersi in gioco e a strutturare legami preferenziali con i coetanei e a sperimentare le proprie capacità e risorse nella costruzione di relazioni amicali e affettive. In alcuni casi possono emergere difficoltà e fatiche per la paura di non essere in grado di esprimere le proprie potenzialità e tale processo potrebbe essere caratterizzato da ambiguità e confusione per la dinamica di sperimentazione tipica dell’età.

                                                        

Obiettivi

·         Incrementare la conoscenza di sé e del proprio corpo da parte dei ragazzi.
·         Aumentare l’accettazione di sé e degli altri.
·         Incrementare la capacità dei ragazzi di comunicare i propri sentimenti e le proprie emozioni.
·         Aiutare i ragazzi a riflettere su ciò che viene loro proposto dalla società e dai mass-media, cercando di stimolare la loro abilità di pensiero critico.
·         Organizzare occasioni che favoriscano l’attuazione da parte dei ragazzi di scelte autonome e responsabili relativamente al loro comportamento relazionale.

 

Azioni da realizzare e contenuti

Il percorso pensato per i ragazzi di seconda media è costituito da tre incontri della durata di due ore. Il gruppo di ragazzi che aderiscono al percorso in alcuni momenti viene diviso in due sottogruppi, maschi e femmine, in altri momenti rimane unito. Questa modalità permette ai ragazzi una maggiore facilità di parola e confronto ed è possibile un approfondimento più aderente alle esigenze dei ragazzi coinvolti.
Alla fine di ogni incontro viene messa a disposizione dei ragazzi una scatola dove poter inserire in modo anonimo eventuali domande/dubbi rispetto agli argomenti trattati.

I incontro: CHI SONO? LA MIA CARTA D’IDENTITA’
Si presentano il Consultorio (figure specialistiche e modalità di intervento) e i Servizi del territorio come punti di riferimento a cui rivolgersi in caso di difficoltà.
Un’adeguata consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti è fondamentale per  l’acquisizione dell’identità del ragazzo e per affrontare i cambiamenti che con lo sviluppo stanno avvenendo.
I ragazzi vengono stimolati a riflettere su questi temi attraverso la descrizione dei propri punti di forza e debolezza. Tale immagine viene poi confrontata con l’idea che il gruppo ha del compagno, attraverso attività e stimoli viene messa a confronto l’immagine di sé e la percezione altrui.
È molto importante in questa fase di passaggio, dove tutto viene rivisto e definito, mantenere una coerenza del sé, in particolare all’interno del gruppo, per rendere meno faticoso e ostile questo periodo della vita.
Attraverso una discussione guidata i ragazzi riflettono sul significato dei cambiamenti caratteriali che in questa fase stanno vivendo e definirlo come parte integrante della loro persona.

II incontro: IL FILO DI LANA: INTRECCI DI RELAZIONI
Questo incontro è focalizzato sulle relazioni dei ragazzi, che iniziano ad acquisire una connotazione differente e si modificano, diventando pregnanti perché scelte sulla base di motivazioni ed emozioni personali. Un primo sguardo è rivolto alle relazioni del gruppo-classe, che rappresenta il contesto relazionale prioritario e per alcuni esclusivo. È qui che i ragazzi sperimentano la loro capacità di “intrecciare” relazioni, che in molti casi rappresentano un punto di riferimento saldo in un periodo di cambiamenti continui e repentini. Questa riflessione permette inoltre di esplicitare difficoltà relazionali e conflitti nel gruppo classe e se eventualmente vi sono ragazzi che vivono una condizione di esclusione. In quest’ottica si cercherà di far emergere il loro pensiero critico, che spesso all’interno del gruppo viene accantonato a favore del pensiero di gruppo e la loro capacità empatica, per ridurre dinamiche poco funzionali all’interno della classe.
Inoltre viene analizzata l’influenza che hanno i mass media e le nuove tecnologie sul modo di pensare e trattare le relazioni tra ragazzi, evidenziando i pregi e i rischi della costruzione di relazioni virtuali.

III incontro: PRIME RELAZIONI AFFETTIVE
Una panoramica generale sulle relazioni con l’altro sesso per dare un nome a sentimenti ed emozioni che compaiono in modo frequente. Spesso i ragazzi in questa fase di passaggio affrontano le relazioni affettive con superficialità, banalizzando e ridicolizzando i sentimenti proprio e altrui. L’obiettivo è cercare di capire quale significato hanno per i ragazzi le relazioni affettive in cui sono coinvolti, in quanto costruttive per l’individuo.
Proprio perché si trovano a dover gestire in modo nuovo emozioni e sensazioni, sono portatori di dubbi e perplessità, che si  tenterà di far emergere per sottolineare il valore della relazione affettiva e dei sentimenti che essa comporta.

 

Metodo e strumenti

Utilizzo di schede/slides; utilizzo di cartelloni realizzati dal gruppo di ragazzi sulle tematiche in esame.
Gli incontri sono sempre condotti da un psicologo o educatore; ad almeno un incontro è presente anche l’ostetrica.
Gli psicologi realizzano sempre un incontro preparatorio e conoscitivo di analisi della domanda con gli insegnanti delle classi coinvolte nel percorso e un incontro, con gli stessi insegnanti, al termine del percorso, per restituire ciò che è emerso durante gli incontri con i ragazzi.

Operatori impegnati

Psicologo, Educatore e Ostetrica

Destinatari, Numero utenti raggiungibili e Tempi

3 incontri con i ragazzi/e di II media della durata di 2 ore, in ogni classe. Il gruppo di ragazzi che aderiscono al percorso è il gruppo classe nel suo complesso.

 

Contesti di realizzazione

Dopo una prima presentazione del progetto a tutti gli utenti possibili, il Consultorio interviene e pianifica gli incontri concordandoli con gli enti che richiedono il percorso.
  • Rispondenza delle risorse da impiegare con le professionalità richieste
  • Rispondenza del progetto alle risorse finanziarie disponibili o fruibili

Indicatori di valutazione

  • Coerenza dei contenuti del progetto con i dati in ingresso
  • Somministrazione di questionari di customer satisfaction
  • Impiego delle risorse esperte e consolidate

 






TERZA MEDIA

 

Premessa

Il processo adolescenziale inizia proprio con la pubertà, con tutte quelle trasformazioni corporee e quelle nuove pulsioni che inducono grandi interrogativi nell’adolescente. Sempre in questo periodo l'adolescente comincia a sperimentare coinvolgimenti amorosi e trasporti sentimentali, che aprono prospettive nuove nella sua vita. La sessualità intrecciandosi con l’affettività, da questo momento in poi, rivestirà per lui una varietà enorme di significati: un mezzo per rassicurarsi, per trovare conferme e valore di sé, per conformarsi al gruppo, per sfidare gli adulti, per non provare solitudine. Fino ad arrivare con la maturità a divenire completamente uomo e donna.
È utile per gli adolescenti partecipare a momenti di riflessione e condivisione di idee su queste tematiche. Si offre loro uno strumento utile per comprendere, giudicare e condividere le esperienze che stanno vivendo oltre che un’occasione di sostegno nel percorso di acquisizione di una maturità affettiva.

                                                        

Obiettivi

·         Incrementare la conoscenza di sé e del proprio corpo da parte dei ragazzi.
·         Aumentare l’accettazione di sé e degli altri.
·         Incrementare la capacità dei ragazzi di comunicare i propri sentimenti e le proprie emozioni.
·         Aiutare i ragazzi a riflettere su ciò che viene loro proposto dalla società e dai mass-media, cercando di stimolare la loro abilità di pensiero critico.
·         Organizzare occasioni che favoriscano l’attuazione da parte dei ragazzi di scelte autonome e responsabili relativamente al loro comportamento relazionale.

 

Azioni da realizzare e contenuti

Il percorso pensato per i ragazzi di terza media è costituito da tre incontri della durata di due ore. Il gruppo di ragazzi che aderiscono al percorso viene diviso in due sottogruppi – maschi e femmine - che lavorano indipendentemente l’uno dall’altro. Questa modalità permette ai ragazzi una maggiore facilità di parola e confronto; inoltre, dato che vi sono molte diversità nello sviluppo maschile e femminile, è possibile un approfondimento più aderente alle esigenze dei ragazzi coinvolti.
Si prevede:
• Uno spazio formativo in cui i componenti del gruppo, a partire dalle loro conoscenze ed esperienze, discuteranno e si confronteranno, su sollecitazione del conduttore;
• Uno spazio esperienziale nel quale saranno proposte specifiche attività ed esercitazioni.
Il punto di partenza e il livello del lavoro è deciso nell’incontro con i ragazzi e in base alla domande e alle problematiche che loro pongono.
Alla fine di ogni incontro viene messa a disposizione dei ragazzi una scatola dove poter inserire in modo anonimo eventuali domande/dubbi rispetto agli argomenti trattati.


I incontro: COME SIAMO FATTI
Si presentano il Consultorio (figure specialistiche e modalità di intervento) e i Servizi del territorio come punti di riferimento a cui rivolgersi in caso di difficoltà.
Una corretta conoscenza delle caratteristiche del proprio corpo e la capacità di descriverle sono importanti per l’acquisizione dell’identità del ragazzo e per affrontare i cambiamenti che con lo sviluppo stanno avvenendo.
I ragazzi vengono stimolati a riflettere su questi temi attraverso la realizzazione di un cartellone dove vengono descritti i cambiamenti fisici specifici del genere femminile e maschile. È l’occasione per permettere loro di esprimere i loro sentimenti e completare o correggere conoscenze inadeguate.
Attraverso una discussione guidata i ragazzi riflettono, inoltre, sul significato dello sviluppo fisico-psicologico tipico della loro età, arrivando a riconoscerlo come parte integrante della loro persona.

II incontro: COTTA, INNAMORAMENTO E AMORE
In questa età, i ragazzi cominciano a confrontarsi con l’altro sesso, può essere loro utile riflettere in gruppo sul vero significato che rivestono le prime relazioni affettive, al fine di viverle con maggior consapevolezza. Nel lavoro di gruppo, ai ragazzi è richiesto di dare una definizione di “cotta, innamoramento e amore” e di individuare i momenti in cui queste esperienze si realizzano.
Vengono anche sottolineati il valore della persona umana, dell’esistenza ed, eventualmente, viene introdotto il tema del rapporto sessuale visto come dono di sé all’altro.
Se i ragazzi esprimono una curiosità verso il rapporto sessuale e i rischi ad esso legati, si introducono il tema e le modalità di prevenzione.

III incontro: FAMIGLIA, AMICI E RESTO DEL MONDO
La preadolescenza è un periodo di grande conflittualità con la propria famiglia. E’ importante, quindi, fornire ai ragazzi l’opportunità di discutere di questo aspetto in modo da renderli più consapevoli e più preparati ad affrontare il processo di evoluzione che sta avvenendo.
Si invitano i ragazzi a riconoscere i valori appresi dai genitori per poterli confrontare e discutere in relazione a ciò che viene proposto dal gruppo di amici e dalla società: la famiglia, infatti, è l’ambito naturale dove si ha la possibilità di conoscere una modalità di vivere l’affettività e la relazione tra uomo e donna.
Viene analizzata l’influenza che hanno i mass media e le nuove tecnologie sul modo di pensare e trattare la sessualità. L’intento è quello di salvaguardare i ragazzi contro i rischi connessi all’utilizzo non controllato di tali mezzi, ad esempio la possibilità di venire a contatto con realtà che non sono ancora in grado di comprendere  e interpretare (siti internet con contenuti inerenti visioni patologiche della sessualità, come la pedofilia) e che potrebbero avere ripercussioni negative sulla loro crescita.

 

Metodo e strumenti

Utilizzo di schede/slides; utilizzo di cartelloni realizzati dal gruppo di ragazzi sulle tematiche in esame.
Gli incontri sono sempre condotti da un psicologo o educatore; ad almeno un incontro è presente anche l’ostetrica.
Gli psicologi realizzano sempre un incontro preparatorio e conoscitivo di analisi della domanda con gli insegnanti delle classi coinvolte nel percorso e un incontro, con gli stessi insegnanti, al termine del percorso, per restituire ciò che è emerso durante gli incontri con i ragazzi.

Operatori impegnati

Psicologo, Educatore e Ostetrica

Destinatari, Numero utenti raggiungibili e Tempi

3 incontri con i ragazzi/e di III media della durata di 2 ore, in ogni classe. Il gruppo di ragazzi che aderiscono al percorso è il gruppo classe nel suo complesso.

 

Contesti di realizzazione

Dopo una prima presentazione del progetto a tutti gli utenti possibili, il Consultorio interviene e pianifica gli incontri concordandoli con gli enti che richiedono il percorso.
  • Rispondenza delle risorse da impiegare con le professionalità richieste
  • Rispondenza del progetto alle risorse finanziarie disponibili o fruibili

Indicatori di valutazione

  • Coerenza dei contenuti del progetto con i dati in ingresso
  • Somministrazione di questionari di customer satisfaction
  • Impiego delle risorse esperte e consolidate

 


SCUOLA SECONDARIA

DI SECONDO GRADO

 

Premessa

Si offre ai ragazzi uno strumento utile per comprendere, giudicare e condividere le esperienze che stanno vivendo oltre che un’occasione di sostegno nel percorso di acquisizione di una maturità affettiva. Inoltre gli adolescenti, attraverso il confronto e la discussione in gruppo con le psicologhe – persone che non fanno parte del loro contesto quotidiano, che non hanno pregiudizi e opinioni su di loro – possono trovare uno spazio di ascolto dei propri bisogni e dei propri desideri in cui possono permettersi la libertà di raccontare di sé.

                                                        

Obiettivi

  • aumentare la consapevolezza dello sviluppo sessuale, inteso come parte integrante nella realizzazione della persona
  • riconoscere le proprie emozioni e sentimenti, confrontarsi con le reazioni degli altri; confrontarsi su aspettative, dubbi, paure
  • prendere consapevolezza dell’influenza sui valori personali della cultura dominante, cercando di stimolare la loro abilità di pensiero critico
  • riflettere sul tema dell’innamoramento e dell’amore
  • organizzare occasioni che favoriscano l’attuazione da parte dei ragazzi di scelte autonome e responsabili relativamente al loro comportamento relazionale.
  • trattare il tema del rapporto sessuale come scelta consapevole
  • conoscere dei metodi contraccettivi e di prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili
  • sviluppare la capacità di chiedere aiuto e di rivolgersi alle strutture competenti

 

Azioni da realizzare e contenuti

Il percorso pensato per i ragazzi delle scuole superiori è costituito da tre incontri della durata di due ore. Il gruppo di ragazzi che aderiscono al percorso in alcuni momenti viene diviso in due sottogruppi, maschi e femmine, in altri momenti rimane unito. Questa modalità permette ai ragazzi una maggiore facilità di parola e confronto e rende possibile un approfondimento più aderente alle esigenze dei ragazzi coinvolti.
Si prevede:
• Uno spazio formativo in cui i componenti del gruppo, a partire dalle loro conoscenze ed esperienze, discuteranno e si confronteranno, su sollecitazione del conduttore;
• Uno spazio esperienziale nel quale saranno proposte specifiche attività ed esercitazioni.
Il punto di partenza e il livello del lavoro è deciso nell’incontro con i ragazzi e in base alla domande e alle problematiche che loro pongono.
Alla fine di ogni incontro viene messa a disposizione dei ragazzi una scatola dove poter inserire in modo anonimo eventuali domande/dubbi rispetto agli argomenti trattati.


I incontro: FANNO TUTTI COSI’!
Gli adolescenti assumono spesso ruoli e comportamenti che sono dettati dall’adesione a stereotipi di comportamento appresi nel contesto socio-culturale. La costruzione dell’identità passa attraverso questo processo, spesso senza una precisa consapevolezza degli adolescenti: è quindi necessario sviluppare un atteggiamento critico a riguardo.
Viene chiesto ai ragazzi di individuare gli stereotipi di:
Ø  un ragazzo e una ragazza della loro età;
Ø  gli stereotipi circa la sessualità nella cultura dominante;
Ø  cosa significa per un ragazzo della loro età avere un rapporto sessuale.
I ragazzi vengono poi aiutati a riflettere su quello che hanno detto per capirne le motivazioni di fondo.
Vengono poi confrontati i valori e modelli proposti dalla società con  ciò che viene trasmesso dalla famiglia. È l’occasione per chi conduce il gruppo di conoscere in modo più profondo gli adolescenti ed eventualmente di cogliere carenze provenienti da tale ambito. I ragazzi invece hanno la possibilità di esprimere difficoltà e risorse provenienti dall’ambito familiare.


II incontro: MA IO CHI SONO? NON A CASO SIAMO IN DUE!
Acquistata sicurezza circa la propria identità sessuale tramite il rapporto con l’amico/a del cuore e il gruppo dei pari del proprio sesso, l’adolescente sperimenta le prime relazioni affettive con l’altro sesso. Questo ambito può essere per l’adolescente una conferma di sé, diventa quindi necessario entrare in intimità con l’altro.
Viene chiesto ai ragazzi:
Ø  se esiste l’amore e che cos’è per loro;
Ø  cosa differenzia l’amore dall’amicizia;
Ø  che cos’è la sessualità per loro;
Ø  perché si desidera avere un rapporto sessuale.
Si cerca di spiegare ai ragazzi l’importanza e la bellezza di un rapporto sessuale in un contesto di Amore, cercando di far loro capire che alcune scelte devono essere fatte solo quando si è in grado di sopportarne la responsabilità positiva e/o negativa per sé (essere adeguati e fare una scelta individuale) e per gli altri.

III incontro: MA ADESSO DECIDO IO?
Si conclude il discorso relativo all’incontro precedente, centrato soprattutto su ciò che è lecito o meno fare, con le motivazioni, in un rapporto di coppia alla loro età. Vengono presentati i cambiamenti corporei in atto e introdotti i rischi legati all’adolescenza: anoressia, bulimia, contraccezione e malattie veneree per le femmine; contraccezione e malattie veneree per i maschi.

 

Metodo e strumenti

Utilizzo di schede/slides; utilizzo di cartelloni realizzati dal gruppo di ragazzi sulle tematiche in esame. Utilizzo di spezzoni di film come stimolo per la riflessione sulle tematiche relazionali. Utilizzo di cartelloni realizzati dal gruppo di ragazzi sulle tematiche in esame.
Gli incontri sono sempre condotti da un psicologo o educatore; ad almeno un incontro è presente anche l’ostetrica.
Gli psicologi realizzano sempre un incontro preparatorio e conoscitivo di analisi della domanda con gli insegnanti delle classi coinvolte nel percorso e un incontro, con gli stessi insegnanti, al termine del percorso, per restituire ciò che è emerso durante gli incontri con i ragazzi.

Operatori impegnati

Psicologo, Educatore e Ostetrica

Destinatari, Numero utenti raggiungibili e Tempi

3 incontri con i ragazzi/e di scuola superiore della durata di 2 ore, in ogni classe. Il gruppo di ragazzi che aderiscono al percorso è il gruppo classe nel suo complesso.

 

Contesti di realizzazione

Dopo una prima presentazione del progetto a tutti gli utenti possibili, il Consultorio interviene e pianifica gli incontri concordandoli con gli enti che richiedono il percorso.
  • Rispondenza delle risorse da impiegare con le professionalità richieste
  • Rispondenza del progetto alle risorse finanziarie disponibili o fruibili

Indicatori di valutazione

  • Coerenza dei contenuti del progetto con i dati in ingresso
  • Somministrazione di questionari di customer satisfaction
  • Impiego delle risorse esperte e consolidate

 

SOSTEGNO allA GENITORIALITà



GENITORI DI BAMBINI SCUOLA INFANZIA
L’inizio della Scuola dell’Infanzia segna, sia per i bambini che per i loro genitori, una importante svolta nel percorso di crescita, che si concretizza attraverso la separazione dei figli dall’ambito materno-familiare e il loro ingresso nel mondo sociale. I genitori si trovano a dover affrontare fondamentali modificazioni che li mettono in gioco sia in prima persona che nella relazione con i figli.
Il bambino deve poter contare sul supporto positivo della famiglia per trovare risorse utili ad affrontare il percorso di crescita. Il primo impatto con la vita di gruppo può essere molto duro per lui, anche se ha già avuto modo di frequentare i coetanei prima di iniziare la Scuola: è difficile separarsi dall’ambiente familiare, non sentirsi più al centro dell’attenzione e doversi adeguare improvvisamente alle regole della comunità ed ai suoi rituali. I genitori spesso non conoscono a fondo le problematiche dei bambini tipiche di questa fase della crescita e può accadere che non sappiano riconoscere e ascoltare i bisogni dei figli. Anche i genitori più attenti a volte si sentono impreparati di fronte a impreviste problematiche che possono sorgere e rischiano di organizzare risposte inadeguate a bisogni semplici.

GENITORI DI PREADOLESCENTI E ADOLESCENTI

Preadolescenza e adolescenza sono momenti di allontanamento e distacco dei ragazzi dalla famiglia e viceversa, risulta quindi molto utile offrire anche ai genitori la possibilità di riflettere in gruppo sul particolare momento della loro vita che stanno affrontando. Scambiando impressioni con altri adulti che stanno vivendo la stessa esperienza, i genitori possono trovare nuove risorse per gestire in modo meno problematico le difficoltà tipiche del rapporto genitori-figli in crescita.
Essere genitori di preadolescenti e adolescenti è particolarmente difficile e diventa quindi importante fornire un aiuto per affrontare le principali difficoltà che i padri e le madri incontrano in questa specifica fase del ciclo di vita, così che possano continuare, senza incorrere in situazioni di disagio, la loro funzione educativa. L’educazione costituisce la vera prevenzione (come indicato nel PSSR) e l’ambito naturale dell’educazione è la famiglia.


 “INSIEME ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA”

PERCORSO PER GENITORI DI BAMBINI DI 3-6 ANNI


Premessa

Attraverso gli incontri, sarà possibile fare un lavoro di prevenzione del disagio considerando, ed eventualmente rilevando, le situazioni problematiche o gli eventuali fattori di rischio molto precocemente. Elementi di disagio possono insorgere sia da parte dei genitori (attraverso difficoltà di coppia o difficoltà nel rapporto con le insegnanti e la scuola,…) che da parte dei bambini (difficoltà di separazione, disturbi dell’alimentazione, difficoltà di socializzazione, agitazione psicomotoria e condotte aggressive o di isolamento,...).

                                                        

Obiettivi

·         aiutare le famiglie nel percorso di crescita dei figli, permettendo loro di incrementare conoscenze, competenze e risorse personali, per implementare stili di vita corretti e prevenire situazioni di disagio;
·         occasione per ascoltare altri genitori che stanno incontrando gli stessi dubbi, ponendosi i medesimi interrogativi, e quindi per avviare o rinforzare legami tra le famiglie stesse e tra le famiglie e la scuola;
·         permettere di aprire nuovi spazi di collaborazione tra il Consultorio, gli insegnanti e le famiglie.

 

Azioni da realizzare e contenuti

Il gruppo di genitori che aderisce al percorso partecipa a momenti di formazione in alcuni casi in plenaria, in altri svolgendo attivazioni in piccolo gruppo. Si concorda con i genitori una libertà di parola e confronto che renda possibile un approfondimento più aderente alle esigenze delle persone coinvolte.

1° PERCORSO: COMUNICAZIONE
·         genitori-figli (come comunicano i bambini, elementi di linguaggio)
·         tra genitori
·         con i nuovi media
2° PERCORSO: EMOZIONI
Primi passi per piccoli pulcini (tema del distacco)
Gestire le emozioni:
·         dei genitori
·         dei bambini (disegno, gioco)
3° PERCORSO: I DISAGI DEI BAMBINI
  • Bugie, disagi e paure di bambini e genitori
  • Rapporto con il cibo
  • Gelosia (fratelli)
4° PERCORSO: DIVENTARE GENITORI
  • Identità genitoriale
  • Competenze genitoriali (problem solving, punizioni/rimproveri, i no e i capricci)
  • I nonni (identità e competenze)
5° PERCORSO: LE RELAZIONI
  • Relazione tra pari
  • Relazione tra fratelli
  • Relazioni a scuola

 

Metodo e strumenti

Utilizzo di schede/slides; utilizzo di cartelloni.
Gli operatori realizzano sempre un incontro preparatorio e conoscitivo di analisi della domanda con gli insegnanti della scuola dell’infanzia e un incontro, con gli stessi insegnanti, al termine del percorso, per restituire ciò che è emerso durante gli incontri con i genitori.

Operatori impegnati

Psicologo, Pedagogista, Pediatra, Logopedista

Destinatari, Numero utenti raggiungibili e Tempi

3 incontri tenuti da diversi specialisti: Pedagogista, Pediatra, Psicologo, Logopedista. Gli incontri si svolgono presso la sede della Scuola, in orario serale. La durata di ogni incontro è di due ore.
Numero minimo richiesto: 15 genitori.

Contesti di realizzazione

Dopo una prima presentazione del progetto a tutti gli utenti possibili, il Consultorio interviene e pianifica gli incontri concordandoli con gli enti che richiedono il percorso.
  • Rispondenza delle risorse da impiegare con le professionalità richieste
  • Rispondenza del progetto alle risorse finanziarie disponibili o fruibili

Indicatori di valutazione

  • Coerenza dei contenuti del progetto con i dati in ingresso
  • Somministrazione di questionari di customer satisfaction
  • Impiego delle risorse esperte e consolidate


PERCORSO PER GENITORI DI PREADOLESCENTI E ADOLESCENTI


Premessa

Il presente progetto, è rivolto ai genitori di ragazzi che stanno affrontando il processo adolescenziale e accoglie una domanda di sostegno proveniente da ambienti educativi impegnati in prima persona nel lavoro - non semplice - di accompagnare e guidare i ragazzi nella crescita e nella maturazione personale. In particolare le Parrocchie e gli Oratori del Decanato, da diversi anni, hanno chiesto al Consultorio Familiare un sostegno specialistico per poter affrontare adeguatamente l’educazione dei ragazzi che stanno affrontando l’adolescenza. Da tale richiesta è nata una consolidata collaborazione tra il Consultorio e le realtà parrocchiali presenti sul territorio, che offre ai genitori di ragazzi frequentanti le scuole medie e superiori un’occasione di riflessione, confronto e apprendimento molto importante.

                                                        

Obiettivi

Con l’aiuto dello psicologo, confrontandosi tra di loro, i genitori degli adolescenti vengono aiutati a riconoscere il processo di separazione dai figli in atto e gli importanti nodi problematici che implica:
- Il dolore per la perdita del loro “bambino” e la difficoltà di passare progressivamente da una relazione bambino-genitore ad una relazione adulto-adulto.
- L’accettazione del desiderio di indipendenza del figlio, cui non deve però corrispondere, da parte dei genitori, una mancanza di contenimento e direzione alla crescita. L’adolescente reclama la propria autonomia e la propria individualità, ha bisogno di mettere in discussione le proprie figure genitoriali, a volte svalutandole apertamente, ma resta ancora profondamente dipendente dal quadro familiare della sua infanzia.
- I genitori prendono coscienza della maturità sessuale raggiunta dal figlio molto bruscamente e non sempre sono preparati ad accettarla. Questa nuova consapevolezza li porta anche a ripensare alla propria sessualità, al legame con il coniuge e a ristrutturare, a volte, la loro vita di coppia attuale.
-         L’assenza o la difficoltà di comunicazione che si viene a creare nel rapporto genitore-figlio.
-         L’influenza sempre più massiccia dei nuovi media nella crescita e nella vita dei propri figli.

Azioni da realizzare e contenuti

Il gruppo di genitori che aderisce al percorso partecipa a momenti di formazione in alcuni casi in plenaria, in altri svolgendo attivazioni in piccolo gruppo. Si concorda con i genitori una libertà di parola e confronto che renda possibile un approfondimento più aderente alle esigenze delle persone coinvolte.

I incontro: EDUCARE E’ UN’AVVENTURA
Incontro relativo al tema dell’educazione dei figli in vista della loro crescita e realizzazione personale. I genitori vengono stimolati a riflettere sul loro ruolo e sulle modalità con cui lo mettono in pratica. Il confronto col gruppo e con gli Psicologi permette ai genitori di evidenziare i rischi e le risorse dei propri comportamenti. Viene sottolineata l’importanza di un ambiente familiare favorevole al dialogo e alla crescita dei figli.

II incontro: MIO/A FIGLIO/A MI PROVOCA
Lettura di un episodio concreto relativo al rapporto genitori-figli adolescenti. Viene chiesto ai genitori di esprimere le loro opinioni circa ciò che è stato letto e di proporre soluzioni costruttive alla problematica in oggetto. Viene posta particolare attenzione a rendere i genitori più consapevoli del punto di vista dei ragazzi e delle loro problematiche ed esigenze.

 

Metodo e strumenti

Utilizzo di schede/slides; utilizzo di cartelloni. Utilizzo di spezzoni di film come stimolo per la riflessione sulle tematiche relazionali.
Gli incontri sono sempre condotti da un psicologo o educatore; ad almeno un incontro è presente anche l’ostetrica.
Gli psicologi realizzano sempre un incontro preparatorio e conoscitivo di analisi della domanda con gli insegnanti delle classi coinvolte nel percorso e un incontro, con gli stessi insegnanti, al termine del percorso, per restituire ciò che è emerso durante gli incontri con i ragazzi e con i genitori.

Operatori impegnati

Psicologo ed Educatore

Destinatari, Numero utenti raggiungibili e Tempi

2 incontri con i genitori della durata di 2 ore. Il gruppo di genitori che aderisce al percorso è libero.
Numero minimo richiesto: 15 genitori.

Contesti di realizzazione

Dopo una prima presentazione del progetto a tutti gli utenti possibili, il Consultorio interviene e pianifica gli incontri concordandoli con gli enti che richiedono il percorso.
  • Rispondenza delle risorse da impiegare con le professionalità richieste
  • Rispondenza del progetto alle risorse finanziarie disponibili o fruibili

Indicatori di valutazione

  • Coerenza dei contenuti del progetto con i dati in ingresso
  • Somministrazione di questionari di customer satisfaction
  • Impiego delle risorse esperte e consolidate

 

 

Il corso per fidanzati è un percorso opportuno per chi desidera soffermarsi un attimo a riflettere, prima di compiere un atto così importante come il matrimonio.
Il matrimonio, sia civile che religioso, è un passo importante nella vita delle persone. E' pensato come un punto di arrivo e di partenza verso una nuova vita, e tutti quanti investono tante energie e aspettative sia verso l'evento che sul proprio partner. Proprio per questo è importante aiutare le persone a essere consapevoli della scelta che si accingono a compiere, soffermandosi a riflettere sull'evento che le coppie vivranno e che cambierà il loro modo di essere.
In questi ultimi anni è pur vero che sempre più persone già convivono e solo successivamente decidono di sposarsi. Hanno già sperimentato la vita a due, sanno già di che cosa si tratta: a maggior ragione cosa mai potremmo consigliare noi del consultorio? La risposta a questa domanda è il modo di procedere, che non è quello di dare consigli su cosa o come fare, ma semplicemente condividere e confrontare le esperienze dei diversi modi di vivere questo momento, facilitare la comunicazione fra i partner, parlare in modo che emergano le aspettative e i bisogni di entrambi, e una volta consapevolizzati che vengano soddisfatti o quantomeno riconosciuti e ricontrattati, dove ci sia necessità.
Fermarsi a riflettere, porsi delle domande a cui ognuno darà le risposte più adeguate secondo le proprie capacità, possibilità, stili di vita e di pensiero, è importante perché il rendersi consapevoli, attraverso le tematiche importanti della vita di coppia, fa crescere il legame dei due aiutandoli a trovare una più profonda intimità.
CORSO FIDANZATI

 

Premessa

Il passaggio dall'innamoramento all'amore non è né scontato né facile. Richiede maturità, capacità progettuale, sano realismo.
Prendersi cura della relazione di coppia, dedicandosi un tempo prestabilito per rifletterci e discuterne, confrontandosi con degli specialisti, è un valido strumento per la riuscita del proprio matrimonio.

                                                        

Obiettivi

·        affrontare meglio il fondamentale tema della comunicazione all'interno della coppia e con le famiglie d’origine, cruciale per mantenere rapporti distesi tra i partner, garantendo un armonioso svolgimento della futura vita coniugale;
·        fornire nozioni fisiologico-anatomiche utili ai partner per conoscersi più profondamente, non solo caratterialmente, ma anche dal punto di vista fisico, fatto utile in special modo in previsione di future gravidanze;
·        fornire alle nuove coppie informazioni riguardo alle leggi che disciplinano il matrimonio, solitamente sottovalutate, ma troppo spesso causa di conflitto all'interno della coppia stessa;
·         fornire una visione etico-religiosa del matrimonio

Azioni da realizzare e contenuti

Le coppie che aderiscono al percorso partecipano a momenti di formazione in  plenaria, con il coinvolgimento anche delle famiglie d’origine, quando possibile. Si concorda con i fidanzati una libertà di parola e confronto che renda possibile un approfondimento più aderente alle esigenze delle persone coinvolte.

I incontro: titolo/tema
Gli sposi e le loro famiglie d’origine

II incontro: titolo/tema
La psicologia della coppia

III incontro: titolo/tema
Presentazione dei metodi naturali

IV incontro: titolo/tema
Sessualità e fertilità, Comunione e Generazione

V incontro: titolo/tema
Diritti e doveri dei coniugi nel matrimonio

Metodo e strumenti

Utilizzo di schede/slides; utilizzo di cartelloni; utilizzo di attivazioni che coinvolgano i partecipanti.

Operatori impegnati

Psicologi, Ginecologa, Insegnante Metodi Naturali, Avvocato, Consulente Etico

Destinatari, Numero utenti raggiungibili e Tempi

Destinatari sono tutte le coppie di fidanzati del Decanato. Vengono svolti in media 3 corsi fidanzati all’anno per permettere a tutte le coppie di parteciparvi in funzione dei tempi specifici per il matrimonio.
Numero massimo di partecipanti per corso: 25

 

Contesti di realizzazione

Il percorso viene proposto a tutto il Decanato e viene svolto in Consultorio

Indicatori di valutazione

·        Coerenza dei contenuti del progetto con i dati in ingresso
·        Somministrazione di questionari di customer satisfaction
·        Impiego delle risorse esperte e consolidate

MODALITA’ E TEMPISTICA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

 

Il Consultorio realizza i percorsi proposti calendarizzandoli all’interno dell’anno

solare, da gennaio a dicembre.

Le richieste di adesione a uno o più dei percorsi offerti dal Consultorio devono

pervenire via mail all’indirizzo federica.dallarosa@tiscali.it entro il 15 ottobre dell’anno solare precedente la realizzazione degli stessi, attraverso la compilazione della scheda sottostante.

Gli operatori del Consultorio, dopo una equipe interna, provvederanno a contattare gli enti richiedenti fornendo una risposta in merito all’accettazione o meno delle domande pervenute.

NOME E INDIRIZZO DELL’ENTE RICHIEDENTE
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CODICE FISCALE/PARTITA IVA DELL’ENTE RICHIEDENTE


TITOLO DEL PERCORSO RICHIESTO


NUMERO RAGAZZI/GENITORI COINVOLTI (specificare il numero di classi coinvolte e il numero di ragazzi per classe. Nel caso di genitori, numero minimo di partecipanti 15)
CLASSI
N. RAGAZZI PER CLASSE
N. GENITORI